Facente capo al periodo “rivelatorio” delle improvvisazioni all’ondiola, nell’opera solistica per violino e per viola di Giacinto Scelsi (1905–1988) la sua tensione trascendente si manifesta in forme equamente divise tra contemplazione e irrequietezza, toni sostenuti e rapide, quasi inconsulte progressioni attorno alla nota dominante: due modi differenti e complementari per tentare di cogliere l’ineffabile essenza di quei segnali