Nuovo disco per il pianista Stefano Battaglia accompagnato dal sensitivo percussionista Michele Rabbia, musicista nel suo entourage già da tempo. In questo album chiaramente più democratico, Battaglia divide la sorte delle composizioni con Rabbia e in egual misura ne risentono i brani; disco a sfondo spirituale, ha i suoi momenti migliori in brani come “Kursk requiem”, “Pastorale”, “Sundance in Balkh”, “Tanztheater” dove il duo (anche grazie all’apporto di una leggera elettronica) riesce ad esprimersi in maniera più emotiva, condensando nella sua musica anche aspetti etnici. Lo stile di Stefano Battaglia è originalissimo, poichè combina un secolo di pianismo (Schoenberg, Keith Jarrett, Bill Evans) con un umore particolare, direi pensoso ed introspettivo in una struttura libera, il suo scopo è cercare di entrare nei soggetti dei suoi brani cercando di dargli la propria voce attraverso l’utilizzo “obliquo” del piano come in una moderna ed elaborata forma di Tristano. Battaglia ha il suo tratto distintivo nell’ uso di accordi reiterati per esprimere attesa durante il brano: un’artista di tale caratura è un orgoglio per l’Italia, ma io dubito che sia conosciuto oltre certi ambienti colti.
Ritornando ai due artisti, entrambi sono entrati nella casa discografica ECM già da qualche anno, tuttavia specialmente Battaglia, ha lunga attività discografica dagli anni ottanta presso la italianissima Splach Records; per ciò che riguarda Battaglia vi invito a riscoprire la sua carriera attraverso i suoi 27 albums da solista tra cui,parere personale, i migliori sono quelli in solitudine col piano, le fusioni con l’orchestra Theatrum nonchè le registrazioni radiofoniche in Svizzera.
Breve discografia consigliata:
-Auryn, Splach Records 1988 (in trio con Della Porta e Rocha)
-Baptism,3D Japan 1993 (solo)
-Life of petal, Splash Records 1993 (solo)
-Gesti/Muta(e)zioni, Splash Records 1997 (con l’orchestra Theatrum)
-I primi 3 volumi della serie “The Swiss Radio Tapes: vol. 1 Ecumenica, vol. 2 Musica Centripeda ,vol. 3 Inner book con il trombettista tedesco Michael Gassman, tutti per la Splash 1999.
-Re: Pasolini, ECM, 2007 (soprattutto per il primo disco)