Dal periodo “fusion” del jazz anni settanta vennero partoriti molti valenti chitarristi: tra questi sicuramente Al di Meola occupa un posto particolare per aver spinto la sua “fusion” in territori nuovi; innamorato della musica latina inizialmente e poi di quella argentina con Piazzolla suo riferimento dichiarato, Di Meola ha saputo unire il suo talento chitarristico con una scrittura altrettanto valida, composta da spazi di dolcezza e fasi capricciose (i suoi cosidetti tour de force) riuscendo a confinare al minimo la banalità che poteva derivare dall’accostamento con le culture di quei paesi, solo ad episodi marginali della sua discografia. Dotato di un fraseggio velocissimo sia alla chitarra acustica che elettrica (cosa che lo rende unico nel panorama jazzistico e non solo), dopo aver lavorato nei Return to Forever di Chick Corea intraprende il suo percorso stilistico con l’album d’esordio “Land of the midnight sun” che lo presenta pirotecnico allo strumento con accenti progressivi; ma sarà già dal successivo “Elegant gipsy”che l’artista intraprende e costruisce in maniera definitiva la sua strada musicale: una fusion di classe, intelligente, tutta da scoprire, con le caratteristiche prima menzionate. Quando il periodo d’oro del genere sta tramontando si accosta alla new age e alla wordl music (con l’album “Cielo e Terra”), invero dando spesso l’impressione di avvicinarsi ai suoni dei suoi più famosi concorrenti, in particolare Metheny, ma comunque nel rispetto delle sue prerogative musicali, conscio di trovarsi in una particolare posizione di forza alla chitarra e di aver ormai un ampio repertorio da offrire. Poi, quando anche questo “cammino” viene accantonato, Di Meola trova nel tango e nella musica di Piazzola un nuovo “status” musicale, non solo riproponendo il musicista argentino ma anche traendo spunto da questi per sue personali composizioni che raggiungono un’apice con il disco “The grande passion:wordl sinfonia III”, uno dei suoi capolavori che proietta a caratteri cubitali il suo talento strumentale e compositivo.
Vorrei anche accenare al fatto che Di Meola ha vinto numerosi premi importanti nell’ambito di quelli dedicati alla chitarra e numerose sono le sue collaborazioni musicali anche nel campo del rock (tra queste ricordo quelle in trio con John McLaughlin e Paco De Lucia nei due dischi fatti a loro nome, e il contributo portato nello splendido disco di Paul Simon “Hearts and bones” specie in “Allergies”).
Discografia consigliata:
-Land of the midnight sun, Columbia, 1976
-Elegant gypsy, Columbia 1977
-Casino, Columbia 1978
-Splendido Hotel, Columbia 1980
-Friday night in San Francisco, 1981/Passion, grace and fire, 1983 (con J.McLaughlin e P.De Lucia) Philips R.
-Kiss my axe, Tomato 1991
-Wordl Sinfonia III: The grande passion, Telarc 2000
-Flesh on flesh, Telarc 2002