Decisamente meno conosciuto negli ambienti dei suoi più illustri colleghi, il finlandese compositore Jukka Tiensuu pubblica per la Ondine un cd dove sono contenute alcune sue recenti composizioni. Della stessa classe generazionale di Magnus Lindberg e Kaija Saariaho, Tiensuu agli esordi si è imposto per il suo carico di intelettualità musicale, che aveva nelle avanguardie classiche il suo primo termine di riferimento; Tiensuu però dimostra anche altre doti, che lo vedono protagonista nel clavicembalo e al piano, nonchè un gran riferimento il finlandese lo ripone nelle dottrine che hanno a che fare con la microtonalità di Partch: a seconda delle circostanze Tiensuu riveste i panni del compositore intelligente, altre volte quelle del pianista o del clavicembalista che spazia dal barocco al moderno, altre volte come organizzatore di festival, oppure come lettore, etc. Per Tiensuu comporre oggi significa cercare di andare oltre la normalità della proposta, dato che si ha a disposizione già tutto quello che serve, per cui il solo scopo del musicista è quello di trarre il maggiore vantaggio dall’investigazione dei suoni, che oggi possono essere materialmente sviscerati attraverso l’uso del computer: quindi scorrono in rassegna parecchie scritture che mettono in relazione la cultura classica in tutti i suoi idiomi con le estetiche dell’interazione dinamica che passa attraverso lo studio dei suoni e degli spazi elettroacustici; è indispensabile dialogare con gli strumentisti poichè questo assicura una conformità delle visioni della scrittura con l’esecuzione effettiva; difatti i migliori episodi del finlandese risiedono proprio nei concerti che lo stesso ha “donato” simbolicamente a musicisti particolarmente evoluti tecnicamente sugli strumenti intrapresi: “Puro”, il suo concerto per clarinetto, secondo nelle richieste concertistiche dietro solo alle composizioni di Sibelius, è una fantastica esposizione del suo pensiero e trova nella tecnica microtonale il suo punto di forza estetico ed emotivo, ma ci è voluto il clarinettista Kari Krikku per eseguirlo. Anche i lavori all’harpsichord o alla fisarmonica rivestono un carattere fondamentale per comprendere il musicista: Tiensuu ha pubblicato tre volumi (due per la Finlandia R., uno per l’Ondine) dedicati alla riappropriazione antica e moderna del repertorio del clavicembalo, nonchè egli stesso ha reso il suo contributo allo strumento con alcune composizioni; così come è stato necessario il fisarmonicista Mikko Luoma per eseguire alcuni brani composti per il Plus Ensemble. Comunque, sembra evidente la considerazione che il mondo classico nutre per questo autore e che ha spinto formazioni particolarmente qualificate ad inserire le sue partiture nel loro repertorio di base (penso ad esempio agli Arditti Quartet che hanno nobilitato il suo “Arsenic and old lace” in un tributo alla Scandinavia).
In questo recente episodio della Ondine vengono raccolte le “prime” discografiche di tre composizioni per orchestra: “Vie”, “False memory hill” e “Missa” per clarinetto con ancora Krikku all’esecuzione. Le tre mostrano come Tiensuu abbia leggermente smussato l’apparato filologico delle sue composizioni per seguire una più diretta esposizione dei suoni ed in particolare “Missa” può essere considerata la trasposizione del suo mondo camerale nell’essenza spirituale, circostanza che certamente non pare emergere all’ascolto, così come “Puro” (di cui “Missa” sembra sia il sèguito) coglieva un’intensa interiorità a cui solo una mente “contemporanea” poteva dargli risalto.
–Discografia consigliata:
-M for harpsichord, strings & percussion, Finlandia
-Nemo, Puro, Spiriti, Alba R.
-The frivolous harpsichord, Ondine
-Minds: Concerto per piano, Alba
-Plus Ensemble, Alba Records