Per percepire un determinato modo sono necessari dei tempi di sviluppo più lunghi rispetto al tonale, ma questo è totalmente in rapporto al tipo di ear training giornaliero tonale cui siamo sottoposti non tanto alle difficoltà intrinseche legate al modale. Nelle culture orientali avviene esattamente l’opposto.
Il modo ( es: Ab locrian) non lo esprimo in base alla quantità di note prese dalla scala di quel modo ma in base alla atmosfera legata al modo. Nella scala modale non esistono note più importanti e meno importanti, il tritono non ha alcun valore tonale, gli intervalli non hanno alcun valore tonale, le note della scala hanno tutte la stessa importanza sia in una line monofonica che polifonica. E’ l’atmosfera che caratterizza il modo.
Se ho bisogno di esprimere sentimenti di aggressività, frenesia, irrequietezza, adopero il modo lydio.
Se ho bisogno di esprimere sentimenti di profondo romanticismo adopero il modo Aeolian
Io non penso in termini di settima…bemolle……diesis. …5+ …4+ e chi più ne ha più ne metta, per me esiste solo il modo, esso contiene la line, gli accordi il contrappunto…tutto.
Ad esempio se suono C Dorian, in armonia tonale l’armatura di chiave contiene Eb e Bb, la tonalità è Bb. Nella armonia modale non mi interessa niente di tutto ciò perchè adopero il modo C Dorian.
Le sonorità bimodali, trimodali scaturiscono automaticamente dopo che si è saturato il primo livello che è l’esecuzione che utilizza un solo modo. Occorre però del tempo ed una maturazione psicologica ed un cammino interiore, bisogna pensare, elaborare più che esercitarsi a suonare arpeggi, scale ecc.
giungere a questi livelli c’è soltanto un metodo, praticare il monomodale fino alla saturazione , a quel punto l’uso di due e tre modi simultanei diventa automatico e si riesce a capire la differenza dalla scala cromatica che è una scala tecnica senza pretese armoniche. Anche se usando due modi in contemporanea in pratica abbiamo le stesse note della scala cromatica, ogni modo comunque conserva la sua individualità in termini di spelling, e la fusione dei due dà vita a qualcosa di nuovo , di poco definibile come il positivo ed il negativo nella conduzione elettrica che da soli non producono nulla ma uniti creano l’energia.
Link didattico per Etude bimodale: http://www.youtube.com/watch? v=5qxZZvuhisY
Se ho bisogno di esprimere sentimenti di aggressività, frenesia, irrequietezza, adopero il modo lydio.
Se ho bisogno di esprimere sentimenti di profondo romanticismo adopero il modo Aeolian
Io non penso in termini di settima…bemolle……diesis.
Ad esempio se suono C Dorian, in armonia tonale l’armatura di chiave contiene Eb e Bb, la tonalità è Bb. Nella armonia modale non mi interessa niente di tutto ciò perchè adopero il modo C Dorian.
Le sonorità bimodali, trimodali scaturiscono automaticamente dopo che si è saturato il primo livello che è l’esecuzione che utilizza un solo modo. Occorre però del tempo ed una maturazione psicologica ed un cammino interiore, bisogna pensare, elaborare più che esercitarsi a suonare arpeggi, scale ecc.
giungere a questi livelli c’è soltanto un metodo, praticare il monomodale fino alla saturazione , a quel punto l’uso di due e tre modi simultanei diventa automatico e si riesce a capire la differenza dalla scala cromatica che è una scala tecnica senza pretese armoniche. Anche se usando due modi in contemporanea in pratica abbiamo le stesse note della scala cromatica, ogni modo comunque conserva la sua individualità in termini di spelling, e la fusione dei due dà vita a qualcosa di nuovo , di poco definibile come il positivo ed il negativo nella conduzione elettrica che da soli non producono nulla ma uniti creano l’energia.
Link didattico per Etude bimodale: http://www.youtube.com/watch?
Link didattico per Etude monomodale: http://www.youtube.com/watch? v=0D_E0JV7R_s
Giuseppe Perna