Centri tonali (1° parte)

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Scena di Simposio: musica e conversazione. Dalla Tomba del tuffatore. Museo Archeologico Nazionale di Paestum, public domain
 
 Questo argomento sarà trattato in diversi articoli successivi.
Cosa è un “centro”?
è il nucleo di un sistema funzionale, nel nostro caso il sistema funzionale è il sistema tonale.
Il sistema tonale si articola in diverse maniere e quindi assume un significato diverso in base alla ottica in cui viene visto, quindi anche il centro tonale assume significato differente in base alla diversità dell’ottica adoperata.

Possiamo considerare sostanzialmente tre situazioni: 

1) Centri tonali nella armonia tonale
2) Centri tonali nella armonia modale
3) Centri tonali nella armonia intervallare (detta anche cromatica)

 

Nella armonia tonale il centro tonale viene definito più esattamente con il termine: TONALITà.

Non è una sottigliezza, la definizione di Centro tonale è una definizione concettuale generica, e visto che esso assume funzione diversa nella armonia tonale, nella armonia modale e nella armonia cromatica, anche la sua denominazione è diversa.
Il concetto di “Tonalità” è legato alla armonia tonale, questa ha la sua radice logica nel “ Concetto ionico della organizzazione tonale”. Alla base del sistema tonale si pone una scala ionica dalla quale originano un insieme di accordi che sono in relazione funzionale tra di loro in modo che viene a determinarsi un centro gravitazionale armonico sui diversi gradi   della scala ionica. Questa è un a spiegazione che trovate praticamente in tutti i testi di armonia. Quello che viene detto poco e che è poi la vera spiegazione del concetto di tonalità nel sistema ionico è che la scala ionica possiede due toniche: Ad esempio consideriamo la scala C Ionian:
C-D-E-F-G-A-B-C. Analizziamo ora gli intervalli :
C-D   la tonica è C
C-E   la tonica è C
C-F   la tonica è F
C-G   la tonica è C
C-A   la tonica è C
C-B   la tonica è C
Quindi le due toniche della scala C Ionian sono C ed F. Questo è il motivo per cui tale scala viene definita “Dia-tonica”. La presenza delle due toniche restringe il potenziale armonico della scala ionian delimitandolo tra le due toniche (F lydian-G mixolydian-C ionian). In altre parole tutta l’armonia di una scala ionian oscilla tra le sue due toniche convergendo poi in maniera preferenziale verso il centro tonale C della scala di C ionian perché il tritono di GVII risolve in C maj.

Giuseppe Perna

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GIUSEPPE PERNA, pianista ed insegnante di Armonia Tonale e Modale, è un musicista che propone un modello di improvvisazione totale, che combina il classicismo e il jazz modale d‘avanguardia. La poetica musicale e melodica di Giuseppe Perna è per sua definizione “un tentativo di immersione in sé stessi, per essere in grado di toccare la bellezza” . Nell’arte di G.P. si coglie anche il suo scetticismo sulla società contemporanea, è la musica del fermarsi in tempo, materializzazione nel suono di un vuoto sorprendente, dove l’azione ritmica e melodica spesso è rallentata volutamente per indurre alla riflessione. L’improvvisazione modale libera dal prevedibile e spinge verso l’ignoto di una performance dove l’orchestrazione tipica proposta dalla modernità ufficiale si indebolisce per l’oscuramento dell’ elemento musicale di gravitazione tonale.