Prendiamo un qualsiasi accordo es: D-
Se in un brano tonale troviamo l’acc. D- la scala che suoniamo su di esso è diversa in rapporto alla tonalità del brano.
-E ci troviamo in donalità C, alora D- è il secondo grado della scala ionian di C e sull’acc. D- suoneremo la scala ionian.
Come vedete per un solo accordo abbiamo tre scale ionian genitrici possibili.
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COSA SUCCEDE NELLA ARMONIA MODALE
Prendiamo lo stesso accordo D-
Prima di tutto lo concettualizziamo come “Accordo Minore”nell’ambito delle “principali famiglie di accordi”.
Questo accordo, così concepito, viene suonato in alleanza con UNA ED UNA SOLA SCALA.
L’accordo e la scala costituiscono quindi un tutt’uno inscindibile.
Nel caso dell’accordo D- la scala è la D dorian.(Sesto grado della scala F lydian)
OGNI QUALVOLTA troveremo l’acc. D- suoneremo in alleanza con esso la scala D dorian A PRESCINDERE DALLA TONALITà DEL BRANO.
Un accordo e la scala ad esso alleata esprimono quindi un solo modo.
A differenza DELLA ARMONIA TONALE ove un accordo può essere abbinato a più modi.
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Questo produce delle conseguenze incredibili sul piano armonico:
-Provate a pensare ad un brano in Bb, ove ovviamente l’armatura di chiave contiene due bemolle e cioè Bb e Eb. Se in questo brano compare un acc. di D- e se tale accordo lo suoneremo come D dorian, qundi alleato alla scala D dorian, al’improvviso verranno a mancare i due bemolle dell’armatura di chiave, ciò produce una verticalizzazione della melodia e del’armonia che certamente non esisterebbe se suonassimo il D– come terzo grado della scala Ionian di Bb.
-Suoniamo svincolati dalla tonalità del brano in quanto ogni accordo del brano possiede una sua specifica scala e quindi ogni accordo viene visto come espressione di un modo.
QUINDI:
la successione di acc. di un brano in armonia tonale presuppone in linea di massima una line suonata sulla scala Ionian dell’accordo di tonalità, invece in armonia modale, ogni accordo vive e si esprime in base al modo che esso rappresenta.
ANCHE ANCHE UN BRANO TONALE PUò ESSERE ANALIZZATO E SUONATO SECONDO REGOLE MODALI.
Trattasi di “modalizazione di brano tonale”
Giuseppe Perna
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