Victor Kissine: Between two waves

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Nell’àmbito dei vari orientamenti letterari nati nel novecento, un posto particolare è rivestito dall’acmeismo, nato in Russia per opera di un autore allora poco considerato: Osip Mandelstam: Mandelstam fu uno dei poeti disillusi della società russa dopo le varie stangate culturali staliniane, e dovette soffrire esilio e carcere: non era però solo una disillusione derivante dalla politica, ma investiva più in generale aspetti fondamentali della vita dell’uomo, tra i quali un posto particolare lo rivestivano la natura (vista in una prospettiva neutra ed aberrante) e i rapporti tra uomo e donna nelle loro relazioni sentimentali; fu un movimento che prima del suo dissolvimento, accolse al suo interno anche altri autori come Nikolaj Gumilev e Anna Achmatova e subito dopo la guerra trovò adepti nella poesia di Joseph Broadsky. Nella sostanza questi autori russi si avvicinavano alla sensibilità poetica e di intenti della poesia anglossasone di Frost e Auden, in cui il paesaggio (dove un posto dominante era preso dal mare o più in generale dalle acque) veniva utilizzato per ripercorrere le memorie e fissare concetti personali: le onde gigantesche, quelle grigie di zinco che si presentano due alla volta, le nuvole basse e dense, la natura in chiaroscuro erano sfondo per un universo sfuggente, in cui il poeta e i suoi spettatori non avevano punti di riferimento, dove la filosofia della vita si riduce alla rassegnazione degli eventi minimi e alla completa disillusione.

Il compositore russo Victor Kissine sembra aver basato la sua tematica compositiva sulla trasposizione musicale di questi temi: contemporaneo di Broadsky, Kissine è stato particolarmente affascinato dall’argomento “water”: così come l’autore russo (anch’egli alle prese con un estro poetico che purtroppo lo indirizzò, durante la sua vita, verso il sistema penitenziario) ha cercato sempre una congiunzione “metrica” della sua poesia, così Kissine emula i suoi pensieri tramite gli elementi musicali: Victor cerca di ricreare le paludi baltiche dove ….”….anche puntando il gomito, la conchiglia dell’orecchio non distingue ..nessun ruglio….dove soltanto per il suono è ostacolo: l’occhio non si lamenta per l’assenza dell’eco..“(da “Sono nato”) e riattiva la concezione benefica delle acque tramite le osservazioni in presa diretta del suo libro “Fondamenta degli incurabili“, con riferimento alla bellezza senza tempo di Venezia in cui volle seppellirsi. 

La penosa accettazione della vita fatta con disincanto è un motivo che può scorgersi nelle tre composizioni che Kissine organizza per questa raccolta registrata durante una rassegna musicale effettuata al Lockenhaus Festival nel 2011 dedicata a Gidon Kremer e alla sua Kremerata Baltica: “Between two waves” è un concerto per piano ed orchestra d’archi che sfrutta stilisticamente le intuizioni che Schoenberg e Berg avevano introdotto nella musica, fissando ad un certo livello l’atonalità delle proposte: un piano sclerotizzato, nostalgico e irriverente viene affiancato da uno splendido chiaroscuro degli strings che si presentano sotto forma di tessuto dinamico ora in crescendo ora in diminuendo e che danno l’idea di simulare onde improvvise di suono (che possono anche ben scambiarsi con folate di vento improvviso).
Duo (after Osip Mandelstam)”, un dialogo misterioso tra solo viola e violoncello, che sfrutta le immagini di “Kamen (Stonen)”: questo il testo:
Each stretch sensitive sails, 
dilated eyes lose fire, 
over the silence swims, 
the night-birds soundless choir
Duo” è il tentativo di replicare la metrica degli autori succitati, che si avvale di glissati, piccoli e serrati contrappunti che cercano di riprodurre il respiro della poesia di Mandelstam, divisa tra fermezza delle affermazioni e rassegnazione equilibrata, dove improvvise eccentricità che rivelano un profondo e nostalgico riferimento al sound nordico nutrito di molta classicità.
Barcarola“, per violino, orchestra d’archi e percussioni, è un tentativo di rappresentare un’ipotetica similitudine tra Venezia e il nord Europa, con una sottile e duratura trama che fa di tutto per misurarsi su dinamiche che possano offrire cambiamenti di stato e sorprendere con soluzioni che hanno il pregio di creare uno stato confusionale espressione di rivelazioni intime e sfuggenti della natura in cui rifugiarsi.
 
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.