Gli articoli di commiato o i commenti letti per illustrare il ruolo di Yusef Lateef mi lasciano perplesso: non solo rischiano di essere incompleti, ma addirittura fuorvianti. Al di là di un generico ricordo che sembra impostato su alcuni anni della sua carriera (i primi sessanta), la figura che emerge dalle parole lette sembra appartenere ad un’altra persona. Se si è sostanzialmente d’accordo
Prende il via domani uno dei principali e storici festival europei di improvvisazione. A Wels, città austriaca situata nella zona bavarese del paese, per...