Analisi armonica di “Time Remembered” (Bill Evans, parte prima)

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Bill Evans - "Waltz For Debby" (from the homonimous 1961 album) - Bridge of the 1st chorus (mm.33-36). Source Made with Musescore 2.0 (test version). I transcribed it myself. Date 2012-08-12 Author Fauban - Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License.
Questa è una analisi di primo livello, cioè i Modi elencati sono quelli più ingoing.

Nella seconda parte elencherò i  Modi outgoing.
Il brano può essere ascoltato al seguente link:
E’ un brano modale a mio parere tra i più interessanti scritti da Evans.
Il movimento modale è molto articolato per la presenza di diversi Modi, nove per l’esattezza,  per questo il brano rientra nella categoria del “modale complesso”.
Elencherò gli accordi siglati negli spartiti comunemente reperibili in letteratura, tenete comunque presente che l’accordo, in Armonia modale, identifica un Modo e quindi come tale va concepito ed eseguito.
Eseguo l’analisi armonica seguendo la successione degli accordi così come presenti in spartito indicando prima il Modo e poi la scala appropriata per l’accordo.

B-9: modo B dorian – scala D lydian
Cmaj(#11): modo C lydian – scala C lydian
Fmaj: modo  F lydian – scala F lydian
E-9: modo E dorian – scala G lydian
A-7: modo A dorian – scala C lydian
D-7: modo D dorian – scala F lydian
G-7: modo G dorian – scala Bb lydian
Ebmaj: modo  Eb lydian – scala Eb lydian
Abmaj: modo Ab lydyan – scala Ab lydian
A-9: modo A dorian – scala C lydian
D-9: modo D dorian – scala F lydian
G-7: modo G dorian – scala Bb lydian
C-7: modo C dorian – scala Eb lydian
F-9: modo F dorian – scala Ab lydian
E-9: modo E dorian – scala G lydian
B-9: modo B dorian – scala D lydian
Eb-9: modo Eb dorian – scala Gb lydian
A-9: modo A dorian – scala C lydian
C-9: modo C dorian – scala Eb lydian
F#-9: modo F# dorian – scala A lydian
B-9: modo B dorian – scala D lydian
G-9: modo G dorian – scala Bb lydian
Ebmaj: modo Eb lydian – scala Eb lydian
D-9: modo D dorian – scala F lydian
C-9: modo C dorian – scala Eb lydian
Ovviamente trovandoci di fronte ad un brano modale, non possiamo parlare di tonalità, la scala lydia prevalente nel senso che è più presente è Eb lydian, per cui a mio parere il centro tonale è Eb lydian ed intorno ad esso gravitano gli altri modi creando tensioni e distensioni modali che poi risolvono in Eb lydian, questa idea è confermata anche dal fatto che l’accordo terminale di riposo è C-7 la cui scala di riferimento è Eb lydian.
Da notare il lungo plateau modal di rara bellezza che comincia in nona misura con il A-9 e termina in ventiduesima misura con G-9. Esso è caratterizzato da una sequenza di Modi di tipo dorian ed il movimento armonico è affidato esclusivamente al cambio di tonica modale mentre il modo resta lo stesso, meraviglioso pedal point modale nel senso che non adoperiamo una nota o un gruppo di note ripetute, come in armonia tonale, ma un intero modo per creare il pedal point.
Il brano non è caratterizzato da particolari movimenti tensivi in quanto i Modi adoperati sono solo due: dorian e lydian. L’alternanza in varia maniera dei due modi, il Dorian più tensivo ed il lydian meno tensivo,  determina le tensioni e distensioni modali. Da notare l’assenza di scale modali che inducono ad un sound tonale e cioè non esistono il modo ionian ed il modo mixolydian. Da sottolineare che il lungo plateau modal dorian che si estende dalla nona alla ventiduesima misura è fondamentale ed è la chiave di lettura del brano nel senso che  crea la lunga tensione che poi risolve in Eb lydian, altro motivo  per ritenere che questo modo sia il centro tonale della composizione.
Per quanto riguarda l’andamento delle toniche modali esistono intervalli di tipo diverso ma quello più presente è l’intervallo di quarta giusta che invertito è un intervallo di quinta giusta e crea quindi una cadenza mascherata gradevole per il fatto che segue la legge degli overtones.
Ci sarebbe ancora molto da dire, andremmo oltre lo scopo di questo articolo.
Utile consultare testi specialistici.
 
                                                                                                   
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GIUSEPPE PERNA, pianista ed insegnante di Armonia Tonale e Modale, è un musicista che propone un modello di improvvisazione totale, che combina il classicismo e il jazz modale d‘avanguardia. La poetica musicale e melodica di Giuseppe Perna è per sua definizione “un tentativo di immersione in sé stessi, per essere in grado di toccare la bellezza” . Nell’arte di G.P. si coglie anche il suo scetticismo sulla società contemporanea, è la musica del fermarsi in tempo, materializzazione nel suono di un vuoto sorprendente, dove l’azione ritmica e melodica spesso è rallentata volutamente per indurre alla riflessione. L’improvvisazione modale libera dal prevedibile e spinge verso l’ignoto di una performance dove l’orchestrazione tipica proposta dalla modernità ufficiale si indebolisce per l’oscuramento dell’ elemento musicale di gravitazione tonale.