Lyell Cresswell: Landscapes of the Soul / Piano Concerto / Concerto for Orchestra and String Quartet

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“Landscapes of the Soul” is programmatic, it was composed for a project that involved the Italian painter Maurizio Bottarelli in which the aim was to find common ground between music and painting.
A sure point of convergence is that of a turbid representation of scenery, an original change of style of the Rotko’s fields, in which we perceive some loads, densifications of colors, with the function of expressing the evident discomfort of our souls.

The modern writing of Creswell has an intrinsic quality that makes you think (with some differences) to the reproduction of states of mind, a result similar to that obtained by Shostakovich when he reserved his attentions to the dynamic nuances of feeling of the soul.
In the “Concerto for piano and orchestra” dedicated to Edward Harper (the friend who died in 2009), piano does not assume the role of dominance that is usually reserved for the concert, but looks for his role, his real boundaries.
A path genuinely different.

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Lyell Cresswell è un compositore neozelandese stabilitosi da tempo in Scozia. Molto conosciuto negli ambienti classici per le sue composizioni orchestrali, Cresswell è stilisticamente molto più contemporaneo di quanto si pensi. Cresswell è innamorato di quegli effetti sospensivi che furono di Messiaen e soprattutto di Feldman, ma le fasi della scrittura sono accompagnate anche da momenti più capricciosi, convulsi.
Dopo un primo cd incentrato sulla vocalità (“The voice inside“), la Naxos pubblica il suo primo degno profilo strumentale: sono presenti tre composizioni in cui viene eretta tutta la sua filosofia musicale; soprattutto per “Landscapes of the soul” è possibile rintracciare quegli aspetti figurativi che la musica può solo far intuire. “Landscapes of the soul” è programmatica, è stata composta per un progetto che coinvolgeva il pittore italiano Maurizio Bottarelli in cui lo scopo era trovare punti in comune tra musica e pittura; la corrispondenza tra i dipinti di Bottarelli e la musica di Cresswell non è forse proprio omogenea, ma su un punto converge: l’impatto che si ricava dalla vista dei quadri di Bottarelli è quella di una torbida rappresentazione dei paesaggi, modificazione stilisticamente appropriata dei campi di colore di Rotko, in cui scorgiamo dei carichi, delle “macchie”, che sono deputate ad esprimere il malessere palese delle nostre anime. Creswell, a ben vedere, crede fermamente che sia possibile fornire alla musica angolature diverse che possano esplorare le stesse sensazioni di un dipinto di Bottarelli. In tal senso gli si può attribuire una qualità composita, inserita in una moderna scrittura, che riproduce lo stato d’animo dello Shostakovic neoclassico o dei quartetti d’archi, in cui, con mezzi naturalmente diversi, si riusciva ad ottenere la vivibilità di tutte le sfumature delle vicende dell’interiore. Persino il funesto può apparire riflessivo e mistico con questo sistema, così come riscontrabile nel “Concerto per piano ed orchestra” dedicato ad Edward Harper (l’amico scomparso nel 2009), in cui il piano stesso non assume quel ruolo di predominanza che di solito è riservato ad un concerto in suo favore, ma cerca il suo ruolo, i suoi confini reali. Un percorso genuinamente diverso.
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.