Analisi armonica di “Time Remembered” (Bill Evans, terza ed ultima parte)

0
1184
Bill Evans - "Waltz For Debby" (from the homonimous 1961 album) - Bridge of the 1st chorus (mm.33-36). Source Made with Musescore 2.0 (test version). I transcribed it myself. Date 2012-08-12 Author Fauban - Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License.
Nel corso della terza parte darò dei consigli pratici nella scelta delle scale da abbinare all’accordo da spartito.
Quando accordi diversi possono essere abbinati alla stessa scala è preferibile adoperare la scala comune.
B-9 e C maj+11 hanno in comune la scala C lydian e quindi questa può essere adoperata ed eventualmente anche le scale  lydian aumentata C lydian diminuita. Ad esempio C ly su B-9 e Cly dim oppure C ly aumentata su Cmaj+11. 
Lo stesso concetto può essere applicato per analogia alle situazioni armoniche successive.
Fmaj e E-9 hanno in comune la scala F lydian.
A-7, D-7 e G-7 hanno in comune la scala Bb lydian.
Ebmaj e Abmaj hanno in comune la scala Ab lydian
A-9, D-9, G-7 e C-7 hanno i n comune la scala Bb lydian.
E-9 e B-9 hanno in comune la scala C lydian.
F#-9 e B-9 hanno in comune la scala  D lydian.
Ebmaj, D-9 e C-9 hanno in comune la scala Eb lydian.

 

Articolo precedenteVoci ritmate dal deserto del Sahara
Articolo successivoMarcello Piras: musica nera e teatro
GIUSEPPE PERNA, pianista ed insegnante di Armonia Tonale e Modale, è un musicista che propone un modello di improvvisazione totale, che combina il classicismo e il jazz modale d‘avanguardia. La poetica musicale e melodica di Giuseppe Perna è per sua definizione “un tentativo di immersione in sé stessi, per essere in grado di toccare la bellezza” . Nell’arte di G.P. si coglie anche il suo scetticismo sulla società contemporanea, è la musica del fermarsi in tempo, materializzazione nel suono di un vuoto sorprendente, dove l’azione ritmica e melodica spesso è rallentata volutamente per indurre alla riflessione. L’improvvisazione modale libera dal prevedibile e spinge verso l’ignoto di una performance dove l’orchestrazione tipica proposta dalla modernità ufficiale si indebolisce per l’oscuramento dell’ elemento musicale di gravitazione tonale.