Carter Pann: The piano’s 12 sides/The bills/The cheese grater/Piano concerto n.1

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“Pann, which received a Grammy nomination in 2000 for his first piano concerto, is a sensitive composer, in search of a musical impressionism built without compromise and rhetoric, with constant changes of style: the same performers of his works realize of this condition…..
Dedicated to 12 pianists, this work exceeds what Pann did in his first piano concerto, significantly focused on polystylism……Pann’s compositions have an essential requirement in the perfect execution: the confidence and esteem in Joel Hastings, Canadian award-winning pianist for his interpretations of Chopin and Liszt, was not misplaced, because Hastings, with his expressive verve, is the winner of this work together to Pann…”

 

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William Albright e William Bolcom sono responsabili della gran parte della formazione dei compositori americani quarantenni: nello specifico hanno trasferito il loro modo di comporre, ossia quello della combinazione tra la tonalità malleabile che appartenne soprattutto al movimento francese del novecento (da Debussy a Messiaen) con gli idiomi della musica popolare americana (blues, country, jazz e soprattutto ragtime): questo polistilismo ha invaso le carriere di Derek Bermel, Gabriela Lena Frank, Frank Ticheli e tanti altri, nonchè quella di Carter Pann (1972).
La Naxos pubblica un secondo cd monografico in cui risaltano queste caratteristiche: Pann, che ha ricevuto una nomination al Grammy nel 2000 per il suo primo piano concerto, è compositore sensitivo, teso alla ricerca di un impressionismo musicale costruito senza compromessi e retorica, con continui cambi di stile: sono gli stessi esecutori che se ne rendono conto. José Serebrier, che condusse il suo piano concerto n. 1, affermava “…what could be derivative musical ideas at first hearing, or even imitative, on further acquaintance appear well-planned, distilled through the composer’s special voice...”.
The piano’s 12 sides ha molto del vero delle parole di Serebrier; è scritta con una predilizione dell’impostazione occidentale, con molte tracce in cui non si è di fronte a semplici repechage di Debussy. Ne vengono fuori delle composizioni al piano che hanno un sapore classico del tutto interdisciplinare, e potrebbero essere consumo di varie schiere di ascoltatori, dal jazz alla new age music. Dedicato a 12 pianisti, il lavoro di Pann supera quello fatto nel suo primo piano concerto, nettamente incentrato sul polistilismo prima descritto: di quest’ultimo il compositore americano ripubblica qui solo una piccola parte centrale, la cadenza della terza parte, Your Touch. Immersioni nel ragtime sono invece le vignette di The Bills, che rendono esplicito omaggio ai maestri formatori, e la piena americanità descritta da The cheese grater.
Le composizioni di Pann hanno un indispensabile gancio nella perfetta esecuzione: la fiducia e la stima nel pianista Joel Hastings, canadese pluripremiato per le sue interpretazioni di Chopin e Liszt, non è stata riposta male, perchè Hastings grazie alla sua verve espressiva, risulta il vincitore dell’opera di fianco a Pann.
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.