Forma è Articolazione / Suono-testura

0
851
Forma Articolazione
Anfang – in fieri
 
Di forma e forme in musica – in questi ultimi anni – molto se n’è discusso e, poco si è ‘messo insieme’; problemi e falsi problemi rimangono aperti.
 
Forma è articolazione, ordinata e asimmetrica – articolazione come continuo processo -, la forma dipende dalla crescita (diffusione) – ogni nuova articolazione è un inizio e non ha niente a che fare con quella che la precede: nessuna relazione -.
Forma come forma acustica coagulata e carico di massa d’aria in espansione nello spazio acustico in cui si propaga (resistenza naturale), saturazione e decompressione del suono-tempo, una condizione obbligata di timbrica difettiva, di prima materia, inscritta in una scala di dimensioni del suono: intensità sonora costantemente instabile ( = contrastante timbro, testure, dinamiche & Cluster di tempo).
 
Tre Tipi contribuiscono alla diffusione della Forma in Articolazione:
  • Suono-intensità (quantità d’energia: compressione & dispersione)
  • Suono-tempo (saturazione dello spazio acustico in assenza di ritmo)
  • Suono-spazio (assorbimento, riflessione e diffrazione d’impulsi saturi)
Suono-testura
 
Un suono dinamico che plasma le categorie contrastanti, messe in competizione tra loro creando un continuumtimbrico – anch’esso inteso come articolazione – relativo e compresente alla crescita di una forma inversa al continuumtimbrico. Ciò garantisce una unità, un diverso modo di intendere l’unità perché scaturita da un massimo contrasto – anti-lineare, anti-consequenziale, anti-proporzionale – che crea una nuova relazione, contrasto inteso come relazione tra categorie e materiali, da una parte essi sono: sproporzionati, sovraesposti, distrutti, dall’altra, accomunati, affiancati, messi in relazione perché contrastati, torchiati in diverse dimensioni che provocano una profonda ambiguità formale-musicale.
 
+ Forma
 
Queste caratteristiche formali e qualità sonore, pur essendo massime, di una materialità estrema in termini di qualità sonora ruvida, fisica e in rilievo (tangibile, palpabile, presente sul corpo dell’uditore), allo stesso tempo risultano essere decisamente fragili; una scatenata libertà nell’essere acusticamente fuori controllo, affrancata da una profonda attitudine al controllo crea un insieme sonoro di perfetta precisione. Come questo insieme si disperde o smette di essere “dinamico, massimo, tensivo” e perde la sua caratteristica di unico corpo (il corpo del suono) immediatamente non c’è più niente da ascoltare, il fuori controllo di cui sopra diviene disorganizzazione e incomprensione, una musica inesistente. L’ambiguità scompare, al seguito di essa scompare qualsiasi qualità d’informazione.
 
NIENTE
 
Per A.
 
(Si ha la sensazione di percorrere un vasto, illimitato territorio dinamico, estremamente astratto eppure naturale, gradualmente proprio. Allein.
Una musica da ascoltare dal di dentro, dallo stomaco dello strumento, scuoiato in profondità, nell’incavo del suono. Un suono libero, si direbbe, scalpato).
 
‘Am Anfang’

Simone SANTI-GUBINI
(Graz, 27/12/2014)
Articolo precedenteGalina Ustvolskaya
Articolo successivoIl mondo eterico di Misato Mochizuki
Simone Santi Gubini è particolarmente interessato ad un musica come esperienza fisica intensa, ad una musica come richiesta da soddisfare. Utilizzando sviluppi altamente testuali, ambiguità estrema e toni sovraesposti, il compositore crea un massimo contrasto in ogni parametro musicale ed un'esplosione di relazioni in continuo mutamento per plasmarne di nuove, costringendo la percezione consolidata a rompersi definitivamente. La brutalità del volume e l'implacabile intensità musicale richiedono una grande forza fisica dell'esecutore, uno stato di controllo assoluto e perdita dello stesso. Il corpo degli strumenti media l'enorme rilascio di suono sul pubblico, un'improvvisa accelerazione dell'impatto sonoro nota come shock. Shock come esperienza musicale definitiva.