Quando Chihei Hatakeyama, sound artist giapponese dell’hinterland di Tokyo, esordì con Minima Moralia nel 2006 su Kranky, la sensazione fu quella di aver posto fine a ciò che una volta era considerata una sorpresa nell’ambito dell’ambient music: la “scienza” del drone, così come concepita da Eno, stava spingendo da tempo su operazioni concentrate sulla purezza e la psicologia del suono sostenuto, un evento che