Sound – Silence – Plasticity/Suono – Silenzio – Plasticità

0
768


Sound – Being — Frame
A formal ontology of sound considers the being of sound as a compositional or improvisational element
As such, a sound is an object in the world
A sound is an object existing in time
The possibility of its existence is its latency in time
Time is a kind of nothingness containing within it the possibility of sound
What we perceive as silence is time as the absence of sound
Sound is a latency in silence
Silence is sound in potentia
Sound is realized as a gesture taking place in time
The musical gesture is an action the end of which is the realization of the sound latent in silence
A gesture aimed toward producing sound takes place within a frame
That frame is silence
Silence is to the musician what the blank canvas is to the painter or empty space to the sculptor
Sound is a finitude within the larger frame of silence
Silence is the formal manifestation of time as latency of sound
As such it plays a structural role in the construction of sound objects
Silence between sounds functions as a formal link or a boundary
As a link, silence is the possibility of the combination of sounds on either side of it
As a boundary, silence is the possibility of independence for the sounds on either side of it
Properties of Sound – Possibilities of Sound – Plasticity of Sound
The properties of sound are its content
The properties of sound are pitch, timbre, dynamics and duration
What sound represents is its formal properties. It does not represent a reality independent of itself in the world
Conversely, the sense of sound is its surface, or that collection of its formal properties existent at any given moment
Put another way, sound has no substance other than whatever formal properties it embodies at any given time
As a collection of properties, sound embodies a set of possibilities for elaboration in musical space
These properties are its formal dimensions
These possibilities are realized through its formal dimensions and are expressed through plasticity of form
Formal plasticity can be realized as transposition, variation, repetition, modulation, et al.
These permutations may affect any of the formal properties within the sound object, changing its appearance
Throughout these changes the original sound object may remain recognizable or it may strike us as being something new altogether
A series of timbres no less than a series of pitches may be subject to plastic transformations
These plastic transformations are a function of the gesture and the physical effects it has on sound production
Sound – Silence — Plasticity
The sound object may also disappear as the result of formal plasticity
Duration is the formal dimension of time as realized in sound
Duration is the formal dimension of time as embodied in silence
Through duration time acquires specific plastic value as a compositional or improvisational element
Through its capacity to disappear after a period of time, sound as a temporal object carries the possibility of silence
Through its capacity to be negated by an upsurge of sound, silence as a temporal object is a potential finitude between sounds
The dialectic of sound as latent in silence and silence as potential sound exists at a more fundamental level than the formal relationships between the two
The latter concerns the plastic configuration of the work—its internal and external relationships
The former describes the underlying conditions that make those formal relationships possible
In sum:
Sound and silence are mutually limiting, each existing at the boundary of the other
Sound and silence are thus unstable, each containing within itself the possibility of the other
Sound is plastic and its formal properties mutable
Silence is no less so
***

Suono – Silenzio – Plasticità

Suono – Essenza -Cornice
Una ontologia formale del suono considera l’essenza del suono come un elemento della composizione o dell’improvvisazione
Come tale, un suono è un oggetto nel mondo
Un suono è un oggetto esistente nel tempo
La possibilità della sua esistenza è la sua latenza nel tempo
Il tempo è una sorta di nulla contenente al suo interno le possibilità del suono
Ciò che noi percepiamo come silenzio è il tempo svuotato del suono
Il suono è una latenza nel silenzio
Il silenzio è il suono in potentia

Il suono è realizzato come un gesto che si svolge nel tempo
Il gesto musicale è un’azione il cui fine è la realizzazione del suono latente nel silenzio
Un gesto rivolto verso la produzione di un suono avviene all’interno di una cornice
Questa cornice è il silenzio
Il silenzio è al musicista ciò che la tela bianca è al pittore o lo spazio vuoto allo scultore
Il suono è una finitezza all’interno della cornice più ampia del silenzio
Silenzio è la manifestazione formale del tempo di latenza del suono
Come tale svolge un ruolo strutturale nella costruzione di oggetti sonori
Il silenzio tra i suoni funziona alla stregua di un collegamento formale o di un confine
Come collegamento, il silenzio indica la possibilità di combinazione dei suoni delle strutture che lo precedono o lo seguono
Come confine, il silenzio indica la possibilità dei suoni di rendersi indipendenti nelle strutture che lo precedono o lo seguono 

Proprietà del Suono – Possibilità del Suono – Plasticità del Suono
Le proprietà del suono sono i suoi contenuti
Le proprietà del suono sono l’altezza, il timbro, la dinamica e la durata
Ciò che rappresenta il suono sono le sue proprietà formali. Il suono non rappresenta una realtà indipendente nel mondo
Al contrario, il senso del suono è nella sua superficie, che raccoglie le sue proprietà formali esistenti in qualsiasi momento
In altre parole, il suono non ha nessun’altra sostanza oltre le proprietà formali che incarna in un dato momento

Come un insieme di proprietà, il suono incorpora una serie di possibilità di elaborazione nello spazio musicale
Queste proprietà sono le sue dimensioni formali
Queste possibilità sono realizzate attraverso le sue dimensioni formali e si esprimono attraverso la plasticità della forma

La plasticità formale può essere realizzata attraverso la trasposizione, variazione, ripetizione,  modulazione, et al.
Queste permutazioni possono colpire qualsiasi delle proprietà formali all’interno dell’oggetto sonoro, cambiando il suo aspetto

Nel corso di questi cambiamenti l’originario oggetto sonoro può rimanere riconoscibile o può colpirci come qualcosa di completamente nuovo

Una serie di timbri non meno di una serie di altezze può essere soggetta a trasformazioni plastiche
Queste trasformazioni plastiche sono una funzione del gesto e degli effetti fisici che esso ha sulla produzione del suono

Suono – Silenzio – Plasticità
L’oggetto sonoro può anche scomparire come il risultato di formale plasticità
La durata è la dimensione formale del tempo così come si realizza nel suono
La durata è la dimensione formale del tempo così come si incarna nel silenzio
Grazie alla durata, il tempo acquista valore plastico specifico come un elemento della composizione o dell’improvvisazione
Grazie alla sua capacità di scomparire dopo un periodo di tempo, il suono come oggetto temporale porta la possibilità del silenzio
Grazie alla sua capacità di essere negato da una recrudescenza del suono, il silenzio come oggetto temporale giunge ad una potenziale finitezza tra i suoni.

La dialettica del suono come latente nel silenzio e del silenzio come suono potenziale si pone ad un livello fondamentalmente più importante della relazione formale tra i due.
Quest’ultima riguarda la configurazione plastica del lavoro–le sue relazioni interne ed esterne
La prima descrive le condizioni di base che rendono possibili quei rapporti formali

Per riassumere:
Suono e silenzio sono reciprocamente limitati, ciascuno esiste ai confini dell’altro
Suono e silenzio sono quindi instabili, ciascuna contiene in sé la possibilità dell’altro
Il suono è plastico e le sue proprietà formali mutevoli
Il silenzio non meno lo è 
image by Thomas Park