
Riconosciuto come un progetto partorito da Sergio Fedele, Kwatz! è un’estensione della dialettica del musicista che parte da lontano: pluristrumentista ai fiati con predilezione per il clarinetto, pittore, conoscitore delle arti visive e scrittore (sotto le mentite spoglie di Guido Carminati) con una spiccata vicinanza di intenti alle novelle di Italo Calvino, Fedele è da sempre promotore di un ideale simbolismo musicale, in cui far convergere il gesto, le tecniche aleatorie o improvvisative, le preparazioni e la congruenza naturale con la filosofia orientale: in tal senso un ascolto molto convincente da poter escutere si trova in Su ciò potrei già cantare… con Stefano Giust a batteria, piatti e cembali, mentre il Duo Klang (dal 2000 posto in essere con Roberto Dani) si può definire come l’embrione dell’esperienza percussiva depositaria delle soluzioni di Kwatz!, che oggi conta un accrescimento dei suoi elementi costitutivi e l’intervento diretto di Fedele nell’esplorazione acustica posta sul parco percussioni, in un set che devia dalla splendida capacità narrativa finora traslata nella musica.