Atti di stima e professionalità dalla Slovenia: Gratkowski & Tramontana

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Gratkowski_Tramontana_photo by_-Albert_Kosbauer
Un’estemporanea collaborazione è quella che saltuariamente si ricompone tra Sebi Tramontana e Frank Gratkowski. Eppure è densa di significati perché sbatte in faccia le qualità migliori della libera improvvisazione in un momento in cui se ne pronostica l’estinzione da qualche porto commentatore. Prescindo dal proclamare giudizi su due artisti che sono ancora oggi ai vertici dei loro strumenti (trombone e un’ampia casistica tra sassofoni e clarinetti) e sorvolo anche sull’attività pluridecennale di Tramontana, che da tempo vive in Germania, lasciando un vuoto educativo nel nostro Paese: ciò che conta è la musica e la sua modalità di formazione. Davanti ad un tema semplicemente condensato in un’idea aurale da sviluppare, i due musicisti sono capaci di appiccicarci (anche in modo esteso) una trama adeguata e comunicativa, così come succede in Live at Spanki Borci, un’esibizione fatta in un teatro di Ljubljana in Slovena tra novembre 2015 e febbraio 2016, in cui si può immortalare il loro sontuoso pacchetto di intenti. Di fronte a idiomi specifici della personalità (entusiasmo/empatia/alacrità/resistenza) e della rappresentazione artistica (danza/canto/drammaturgia/rivelazione), Tramontana e Gratkowski si immergono in una realtà dialogica che sfrutta il colloquio quotidiano o la riflessione multipla di uno scambio di idee simile a quello che potreste avvertire in una passeggiata pomeridiana in una strada cittadina, prima di entrare in un caffé. Se i due non sapessero parlare, basterebbe la loro musica per comprendere la loro creativa discussione, che si appoggia alle astrattezze dei toni ed alle incoerenze apparenti delle tecniche non convenzionali per ottenere un risultato concreto. Nelle note di copertina Steve Beresford risalta il carattere serio di una musica che passa sopra qualsiasi umore, anche quello dell’ilarità suscitata da Tramontana, una circostanza che lo stesso Gratkowski è costretto ad ammettere; ma il punto essenziale si addensa in una domanda legittima, ossia quali sono i mezzi per fare evoluti i concetti musicali, quali sono le chiavi di volta che distinguono un’improvvisazione illuminata ed una arida o non comunicativa? Molti improvvisatori stanno spostando il problema sull’audience e sulla loro capacità di coinvolgimento, lavorando a tesi moderne dell’improvvisazione che però distraggono spesso dalla realtà musicale e dalle sue potenzialità intrinseche. E’ quindi con rinnovato interesse e stima che vanno valutati musicisti come Tramontana e Gratkowski e dunque, questo bel live sloveno, poiché in loro si denota l’impegno e lo sviluppo di un concetto di improvvisazione “illuminante”, ulteriormente rafforzato da una realizzazione artistica sapientemente “controllata”.
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.