Carrier-Lambert-Mazur: Beyond dimensions

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Beyond dimensions, quarto cd del trio Carrier-Lambert-Mazur, permette di fare il punto della situazione su un progetto nato nel 2015 e di cui abbiamo incominciato ad assaporare le fragranze con Unknowable, registrazione d’esordio per la Not Two Records. Senza dubbio, la dimensione est-europea fa molto bene alla verve di Francois e Michel, poichè molte delle loro migliori prove provengono da concerti svolti in quei luoghi (non si può fare a meno di ricordare i concerti russi con Lapin e i tour specificatamente dedicati a paesi ritenuti minori nell’improvvisazione come la Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia); quasi sempre i luoghi dei concerti sono anche una lente d’ingrandimento sull’arte e i suoi veicoli di trasmissione: per Beyond dimensions si tratta di documentare un concerto effettuato in Romania, al Aethernativ Café, un posto che dalla rete ricavo specialissimo, con terrazza e cortile, che sembra possa essere ritenuto come il principale luogo ove intrattenere cultura a Timisoara (oltre che bere una birra), in ciò confermato dal fatto che al piano di sopra, in un ambiente candido e familiare, vengono spesso ospitate installazioni e sipari di arte pittorica.
Musicalmente ci si chiede lo scopo per cui è nata questa collaborazione tra i due fidi compagni canadesi e il bassista polacco e le ragioni vanno oltre una normale e benefica condivisione della libera espressione. Mazur aveva già improvvisato in compagnia di altri sassofonisti (Keir Neuringer, Mikolaj Trzaska, Anna Kaluza), ma la casualità dell’incontro con i canadesi ha voluto stabilire una particolarità dell’espressione, che in Beyond dimensions sembra voler raccogliere i suoi frutti definitivi. “Insieme” e “singolarità” vanno di pari passo, stabilendo il principio che la confluenza delle istantanee idee di gruppo è contemporaneamente confluenza di quelle individuali, le quali possono anche essere sistemate singolarmente all’interno della condivisione musicale. E’ così che è possibile ricavare il fascino esercitato dalle soluzioni al sax di Carrier (vedi Open dream), quanta sostanza artistica ha il drumming di Lambert e quanto è interessante e privilegiata l’interazione al basso acustico di Mazur. Non c’è un solo momento in Beyond dimensions che possa annoiare, è qualcosa che rende benefico il sogno, stimola la buona immaginazione e la colloca in una palpabile realtà del sentire, che è universalmente disponibile.
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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.