Sembra sempre più sbiadita la considerazione che Célestin Deliége faceva a proposito della composizione spagnola: le difficoltà nel disimpegnarsi dal colore tradizionale e un controverso avvento dell’atonalità, resa neutrale dalla politica e dall’immobilità del sistema artistico spagnolo, sembrano argomenti che oggi non hanno più senso. Nell’olimpo dei giganti contemporanei europei, Deliége salvava solo Cristobal Halffter e Luis De Pablo, oggi ne dovrebbe ammettere