Uno studio svolto da Kjetil Falkenberg Hansen a Stoccolma presso i dipartimenti del linguaggio, musica e ascolto della Royal Institute of Technology, gradualmente sviluppato con ricercatori anche italiani (Roberto Bresin e Marco Fabiani), dimostra come lo scratching, termine utilizzato per indicare i graffi e l’allungamento dei suoni ottenuti con le rotazioni prodotte dai cosiddetti turntablists (suonatori/manipolatori di giradischi con mixer), si scontri con
Home Elettronica Elettroacustica Computer Music Tra scratching, riorganizzazioni e correlazioni: la musica di eRikm