Si deve a Morton Feldman se ad un certo punto della musica è esistita la possibilità di ricontestualizzare la percezione su un’apparente economia di mezzi. L’americano fu in grado di carpire nuove molteplicità dall’ascolto e di aprire uno spazio nuovo sui “ritorni” di toni e loro combinazioni: “…Everything is recycled. A lot of times it comes back just modulated a little bit, and