La storia ci insegna che l’opera intraprese un deciso cambio di direzione dopo la seconda guerra mondiale. Finita l’era di Puccini e dei cascami del melodramma, gli indirizzi dei compositori andarono verso nuove forme di rappresentazione che mettevano in discussione sia gli orientamenti musicali che i caratteri somatici dell’opera: le nuove connotazioni aprivano sempre più all’atonalità della seconda