Gunther Schuller rivendicava la grande voracità di Eric Dolphy nell’estendere le proprie conoscenze oltre al jazz: “…the sonic surfaces of Xenakis, the quaint chaos of Ives, the serial intricacies of Babbitt …the experiment of the new thing…” (passo tratto da The essential jazz records vol. 2, pag. 545); se a questi interessi si unisce l’attrazione per i modi