Vicenda curiosa, quella del quintetto di fiati, che dopo una discreta fortuna fra Sette e Ottocento è stato quasi abbandonato per privilegiare il più “canonico” quartetto d’archi, a oggi l’organico più longevo e trasformista della musica da camera. Solo con le avanguardie del Novecento, tra rivoluzione dodecafonica e spirito decadente, l’ensemble di fiati ha potuto emanciparsi e dare