Modern classical e piano preparato: una rivalutazione e qualche parola con Christian Grifa

0
605
Foto Luigi Russo

Se avessimo avuto la possibilità di chiedere ad un Bach o ad un qualsiasi compositore romantico se fosse utile suonare negli interni di un pianoforte o anche di usare delle minime preparazioni su di esso, saremmo stati certamente direzionati su una risposta negativa, edotti su un sistema che era stato pensato esclusivamente per una relazione con la tastiera.

Articolo precedenteFestival Manifeste 2022
Articolo successivoSui violinisti inglesi agli albori della free improvisation
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.