Le suggestioni sul tempo in musica secondo la visuale di Morton Feldman hanno aperto nuovi scenari sulla percezione e sull’immaginazione che si relaziona ad essa. In misura maggiore rispetto agli altri componenti della scuola newyorchese venuti fuori nel post seconda guerra mondiale, per Feldman si è creato uno spazio d’azione specifico, frutto di un’ispirazione proveniente dalle arti visuali: