Nel suo libro The philosophy of improvisation, Gary Peters ad un certo punto evidenzia come il successo della libera improvvisazione può risiedere solo nella potenza comunicativa del dialogo e pone come condizione necessaria per il suo raggiungimento quell’idea che Tony Oxley spesso sbandierava sul ritmo, ossia la “continual interruption”, che permette ad una qualsiasi esibizione improvvisativa di sapersi