Se si fa un’analisi attenta sulla nascita delle avanguardie in Italia si intuisce come la sperimentazione nelle arti fosse già considerata un antidoto alla mercificazione culturale del post-guerra: con una baldanza del pensiero pienamente giustificata, gli intellettuali italiani mettevano in guardia dai possibili risvolti negativi dell’industrializzazione e delle relazioni sociali, proponendo modelli che superavano ciò che veniva percepito come incongruenza; una massa sperimentale