Esiste una possibilità oggettiva di legare la composizione e i suoi messaggi alla percezione dell’ascolto? Stando a Dahlhaus o a Sciarrino, questa opportunità è insita nei procedimenti strutturali della musica, tanto che persino una frammentazione musicale o il silenzio avrebbero i suoi codici espressivi. Questi autori parlavano di formazioni mentali in grado di restituire un senso e di opere musicali plasmatiche, ossia in possesso di una qualità semantica