Al via il Traiettorie festival 2023

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Garth Knox_c_ Jean Radel

Comincia oggi con il violista Garth Knox la stagione di Traiettorie, una delle punte di diamante della programmazione concertistica di musica contemporanea in Italia. Si rinnova anche per quest’anno l’ampliamento degli spazi di esibizione, che vedranno impegnati la Casa della Musica e Casa del Suono, il Teatro Farnese e il Centro di Produzione Musicale A. Toscanini, con un palinsesto che “…mette a fuoco la cultura musicale moderna mitteleuropea e quella delle aree immediatamente orientali, come Ungheria e Polonia, che proprio all’ingresso del Novecento hanno cominciato a mostrare originalità di linguaggi sfruttando il bacino delle culture popolari nazionali, per poi inserirsi nella dialettica musicale europea con energia fresca e rinvigorita dal confronto con le scuole musicali austriache e tedesche sorte dalla crisi del Romanticismo, finendo con il tracciare altissimi e fondamentali contributi per la storia musicale del secondo dopoguerra…”
Data la motivazione, va da sé che quest’anno ci sarà un forte interesse per una linea musicale che partendo dalle intuizioni austrotedesche dell’Ottocento arriverà fino al secondo Novecento con autori come Ligeti, Stockhausen e Kurtág: già Knox, nel suo concerto inaugurale, si cimenterà nella Sonata per viola di Ligeti.

Una palese interesse viene dato ai pianisti (Boffard, Rebaudengo, Tanigushi, Riccelli, Ceresini) la cui ricerca interpretativa si produrrà nella dimensione e nei fini del festival prima descritti e ci sarà spazio ancora per la formula del mini concerto concentrato su uno strumento. 4 prime mondiali e tantissime italiane: tra queste si potrà assistere ad una nuova versione di Around the loop II di Luca Benatti (14 aprile), a Epitaphios di Martino Traversa (17 maggio), a Dialogo di Finisterrae di Federico Gardella (5 giugno) e a una nuova composizione di Francesco Maria Paradiso (22 novembre), nonché ad un programma di composizioni scelte sulla voce e trautonium (Genzmer, Sala, Purcell, Hindemith) tenuto da Giulia Zaniboni e Peter Pichler; prime italiane su pezzi di Aperghis, Gander, Senk, Holz, Ruzicka.
Tra i protagonisti del Festival ci saranno oltre a Knox, Michele Marco Rossi, 3 ensemble di rilievo (l’Ensemble Recherche, l’Accroche Note e il Prometeo, naturalmente), il Neue Vocalsolisten che si dedicherà a Stockhausen, due duetti eccellenti nelle persone dei musicisti Keller-Fischer e Faoro-Gottardi (che proporanno anche il programma AVE dedicato a Stockhausen). Si perpetua la collaborazione tra il festival e gli allievi del Conservatorio di Parigi via Hae-Sun Kang e viene confermata anche la rassegna di arti visuali, che quest’anno vedrà in The Time of Trees del fotografo Stuart Franklin il suo riferimento, in vista di una fotografia che faccia riflettere sul rapporto tra l’uomo e il suo ambiente.

Per il programma dettagliato leggi qui.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.