Gli uomini antichi hanno sempre dato un gran valore al “vento”. Le culture indigene l’hanno sentito come il respiro di Dio, gli uomini del neolitico lo vedevano come un flusso invisibile in grado di entrare in sintonia con la cacciagione, i greci ne istruivano un collegamento spirituale, negli ebrei è il soffio vitale. Nella realtà odierna quanto è possibile istituire un confronto? Cosa possiamo attingere ancora dall’esperienza di