Olivia De Prato su più fronti

0
875
photo Blaise Hayward

Sulla valutazione degli elementi espressivi della musica un passo essenziale è stato fatto da Leonardo Meyer allorché egli ha insinuato che l’ascolto musicale avesse due corsi, uno soggettivo, iniziale, svincolato dalla ragione e spesso in balia di uno sfondo psicologico, l’altro, più oggettivo, temporalmente successivo, di natura cognitiva e considerevolmente determinato dalle conoscenze dell’ascoltatore. Sulla seconda vita dell’ascolto si possono fondare in maniera corretta molte delle considerazioni sui

Articolo precedenteLe Body Maps di Barbara De Dominicis
Articolo successivoAlessandra Rombolà: Out of the playground
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.