Jean-Jacques Birgé e i suoi laboratori

0
415

Una volta appurato che la storia del free in Europa andrebbe estesa con più consapevolezza a paesi di cui se ne omette quasi sistematicamente la presenza, si potrebbe certamente concludere che specificità sono arrivate dalla Francia. In passato ho già messo su carta considerazioni al riguardo (puoi leggere la mia ricostruzione qui), eleggendo una storia, un’estetica dell’improvvisazione francese (free e anche non idiomatica) in cui riconoscere i modelli e i principali musicisti che hanno radunato attorno a

Articolo precedenteFred Frith: Something About This Landscape
Articolo successivoEcka Mordecai & Valerio Tricoli: Château Mordécoly
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.