Anche quest’anno propongo una nuova, antipatica selezione di composizioni, spunti creativi e CD. Partendo dal concetto che nessuna lista è credibile e che è necessario impostare una funzionalità della stessa, quest’anno ho cercato di migliorare i criteri già usati nella lista del 2022, ossia aumentare il carattere “contemporaneo” della lista prendendo in considerazione alcuni elementi stringenti:
1) il 2023 è l’unico riferimento temporale valido in termini di composizione, pubblicazione o revisione dei pezzi di musica contemporanea;
2) come corollario di 1), ho eliminato la totalità delle segnalazioni di CD di musica contemporanea pubblicati nel 2023, poiché contenenti al 99% pezzi composti prima di quest’anno, con la conseguenza che la lista su questo versante di analisi è interamente formata con singolarità compositive che hanno la loro salda influenza nel 2023;
3) per la musica improvvisata e altri generi, non potendo replicare perfettamente il principio della classica contemporanea, ho scelto di andare indietro di un solo anno: quindi si tratta di pubblicazioni del 2023 con registrazioni effettuate al massimo entro il 2022;
4) ho cercato di inserire anche segnalazioni di progetti posti in essere nel 2023 che non hanno ancora avuto (o si spera l’avranno!) una realizzazione discografica: è il risultato di una navigazione profonda dei settori musicali che curo, fatta tramite le indicazioni dei compositori o musicisti che mi hanno inviato i loro pezzi oppure tramite brani, video o spezzoni multimediali scovati sulla rete;
5) le liste sono fatte mediando impostazione tecnica ed estetica, gettando l’ottica delle valutazioni in avanti nel tempo, tenendo presente la ricerca, le novizie e i possibili sviluppi di argomentazioni musicali già consolidate;
6) come anticipato prima, non si tratta affatto di una lista esaustiva, le aree di esclusione sono state formate con limitazioni arbitrarie e la lista è il frutto dei miei possibili ascolti (parziali, come quelli di tutti), della mia preparazione individuale e visione attuale sulla musica: non prendetela sul serio!
7) ove possibile, leggete i nostri commenti sulle opere citate nelle recensioni o nei posti dedicati. Non collego nessun link quest’anno poiché quasi tutto quello che ho segnalato è disponibile facilmente per l’ascolto grazie alla magnanimità dei compositori, degli appassionati del genere che li hanno sistemati sulla rete o sui supporti discografici (fisici o digitali). Una ricerca sui canali della rete non dovrebbe essere difficile per ottenerli.
Prima dell’elencazione, vorrei fare i dovuti ringraziamenti per un altro anno di attività di Percorsi Musicali. Ringrazio innanzitutto i miei collaboratori che nel 2023 hanno condiviso le passioni e l’ansia delle pubblicazioni: sono, come al solito, molto riconoscente a Daniel Barbiero, il cui prezioso lavoro di recensioni e corrispondenza linguistica è fondamentale per Percorsi Musicali; ringrazio Franco De Angelis per aver portato in luce le particolarità di alcune estetiche della musica attuale; ringrazio tanto Claudia Mura per le sue puntuali incursioni nella musica cosiddetta contemporanea, così come ringrazio e saluto Michele Palozzo e Nicola Barin per le loro intelligenti escursioni nei generi trattati da questa rivista (a Michele e Nicola auguro un pieno e benefico ritorno alle loro attività musicali).
Posso, inoltre, già annunciare che sarà con Percorsi Musicali anche Nazim Comunale con i suoi scritti, il che aumentarà il carico di competenze già altissimo della rivista: Comunale ha un posto speciale nell’organizzazione e diffusione della musica in Italia, soprattutto quella improvvisata che è anche uno dei drivers di questa rivista; quest’anno a Reggio Emilia, la sua città di residenza, ha cominciato ad organizzare una serie di incontri musicali invitando gli attori della scena improvvisativa italiana. E’ un’unicità e caparbietà culturale che ammiro molto e che spero sia in grado di dare i suoi frutti, aumentando l’interesse verso una tipologia musicale bistrattata oltre misura.
Ringrazio, infine, tutti gli abbonati e i lettori di Percorsi Musicali, quasi sempre un pubblico selezionato e amichevole. Senza il vostro supporto mi sentirei più solo in questo mondo. A tutti un augurio di buon 2024 con tante soddisfazioni.
Questa è la lista dei suggerimenti di Percorsi Musicali senza ordini o prorità di gradimento. Per la lista della composizione, subito dopo compositore e titolo del pezzo, compaiono i nomi degli esecutori.
Classical music (contemporary, extended techniques, post-modern, multimedia, with or without electronics)
-Didem Coşkunseven, Radical Song/ Konus Quartet, per quartetto di sassofoni e elettronica
-Gene Coleman, Across Time (Transonic Symphony #1) / Transonic Orchestra, per orchestra transculturale
-Georg Friedrich Haas, 11.000 Saiten, / Mahler Academy Orchestra, per orchestra e 50 pianoforti microtonali
-Juste Janulyte, Iridiscence / SWR Vokalensemble diretto da Yuval Weinberg, per coro e live electronics
-Liza Lim, The Tailor of Time / Ensemble Intercontemporain diretto da Bluese, Philippe Grauvogel, Valeria Kafelnikov, per oboe, arpa e ensemble
-Michael Jarrell, Passages / Frost + Orchester de la Suisse Romande, concerto per clarinetto e orchestra
-Lei Liang, Six Seasons/ Mivos Quartet, per quartetto d’archi e suoni pre-registrati
-Natasha Barrett, Hallucinations Machine, per string quartet and computer, video, live electronics + Shimmering Cities, per orchestra, live electronics and electroacoustic sound
-Yann Robin, Requiem Æternam – Monumenta II / Jean Frédéric Neuburger, Wilhem Latchoumia, Lucile Dollat, le Choeur et l’Orchestre Philharmonique de Radio France
-Anna Korsun, Popil / Klangforum Wien, for ensemble
-Gerard Pape, 6 Spectral Etudes / Jonathan Powell, per pianoforte solo
-Lasse Marhaug, Our Forbidden Land / Alessandra Rombolà, per flauto, piccolo, alto e basso flauto ed elettronica
-Michaël Levinas, Les voix ébranlées / Ensemble Intercontemporain diretto da Pierre Bluese, for ensemble
-Miguel Chevalier con le musiche di Jacopo Baboni Schilingi, Le installazioni del 2023
Italian Composition
-Clara Iannotta, strange bird – no longer navigating by a star / Ruben Mattia Santorsa + ORF Radio-Symphonieorchester Wien diretta da Marin Alsop, per chitarra e orchestra
-Marco Stroppa, Lance dei crepuscoli / Stroppa-Laurenzi, electronic music for electroacoustic totem and ambisonic system
-Carmine-Emanuele Cella, I’m in blood / Ensemble l’Itinéraire diretto da Leo Margue, per 15 strumenti e live electronics
-Stefano Taglietti, SIDEREAL / Taglietti, concerto per pianoforte ed elettronica
-Simone Santi Gubini, Klangrelief III / Carl Rosman, Patrick Stadler, per clarinetto contrabbasso amplificato, sassofono baritono amplificato e foot pedals
-Maurizio Azzan, Wasteland_not yet / Ensemble Phace, per ensemble spazializzato e amplificato
-Francesca Verunelli, Accord, Chord and Tune / Krassimir Sterev + Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks diretto da Ollu, concerto per fisarmonica
-Giulia Lorusso, Grain | Stream / Yarn/Wire, due pianoforti, due percussionisti ed elettronica
-Matteo Rigotti, Three Consonants Panic Rooms / Akartia Trio, per voce, fisarmonica, sax
-Pasquale Punzo, Metamorfosi Ricercata / Jacopo Petrucci, per piano solo
-Raffaele Sargenti, Liquid Preludes I-II / Maria Eleonora Caminada, Danilo Pastore, Leonardo De Marchi, per voci e chitarra
-Rosalba Quindici, Ties / rev. Andrea Monarda, per chitarra classica
-Lucia Ronchetti, Chronicles of Loneliness / Vocal ensemble THE PRESENT, Chor des Bach-Vereins Köln, Knaben des Kölner Domchores, Kölner Männer-Gesang-Verein, opera corale
-Giulio Colangelo e Vittorio Montalti, Lascaux / coreografie di Stefania Ballone, luci interattive e live electronics
-Simone Corti, Vertical lights on lost bodies / Quartetto Maurice, string quartet
-Tommaso Settimi, Come Fendere un’Ombra / Carlo Sampaolesi, fisarmonica ed elettronica
Improvisation (jazz, free improv, electroacoustic, compo-improv, etc.)
-Steve Lehman & Orchestre National de Jazz, Ex Machina, Pi-Recordings
-Ana Kravanja & Elisabeth Harnik, Vrtinci Minljivosti = Vortices Of Impermanence, Creative Sources
-Ivo Perelman & Elliot Sharp, Artificial Intelligence, Mahakala R.
-Mark Dresser, Tines of Change, Pyroclastic R.
-Ernesto Rodrigues, Bruno Parrinha, Flak & Carlos Santos, Die Zwitscher-Maschine, Creative Sources
-Margaux Oswald with Jesper Zeuthen, Magnetite, Clean Feed
-Frode Gjerstad with Matthew Shipp, We Speak, Relative Pitch R.
-Mats Gustafsson, Hidros 9 Mirrors, Trost R.
-Fire! Orchestra, Echoes, Rune Grammofon
-Bára Gísladóttir, SILVA, Sono Luminus
-Mette Henriette, Drifting, ECM R.
-Satoko Fujii & Otomo Yoshihide, Perpetual Motion, Ayler R.
-Ingrid Laubrock, The Last Quiet Place, Pyroclastic R.
-Marlies Debacker, Shimmer, Sirulita R.
-Janne Eraker – Movements for Listening, Esc.rec. (andate a trovare tutti i video relativi)
-Sestetto Internazionale, Due Mutabili, Amirani
-Noa Fort, Yoon Sun Choi, Hanna Schorken, esibizione al @ the Main Drag, Gauci music
-Pascal Niggenkemper, Blòc, 6 CDs per Subran Music
-Vasco Trilla, A Constellation of Anomaly, thanatosis produktion
-Sylvie Courvoisier, Chimaera, Intakt R.
Italian Improvisation (jazz, free improv, electroacoustic, compo-improv, etc.)
-Guazzaloca-Mimmo, Herbstreise, Amirani
-Ivano Nardi Ensemble, “Futuro antico” Elsa von Freytag-Loringhoven project, con Ariano, Sambo, Milano, Schiaffini, Bellatalla, Venitucci, Plus Timbre
-Mirco Ballabene, 7 composizioni improvvisate per contrabbasso solo, Niafunken
-Alessandra Novaga & Kid Millions, Sinopia, Long Song Records
-Maria Merlino, Schegge, Angapp R.
-Venitucci-Miranda-Baron, Active Observation, Aut R.
-Francesca Naibo/Luca Venitucci, esibizioni in duo chitarra, fisarmonica, elettronica
-Michele Bondesan/Luca Perciballi, Tapestry, Never Anything Records
-Giuseppe Giuliano, La liberté des mers, Setola di Maiale
-Luigi Ceccarelli-Gianni Trovalusci, Gleam, Folderol
-BlueRing Electronics, Anarres + Athshe, con Arrighi, Bocci, Ciccarelli, Mac Tire, Fabris, Falascone, Fiorini, Gambato, Luparia, Monaci, Palmentiero, Pisano, Possidente, Rustichini, Vannuccini, Elli Records
-Francesco Giomi, LFO #12 da LFO, Slowth R.
-Alessandro Sgobbio, Piano Music 2, Amp Music & R.
-Anais Drago Trio, con Federico Calcagno e Max Trabucco, Terre Ballerine
-Sergio Armaroli, Density for Solo vibraphone(s), Leo R.
-Giacomo Salis-Paolo Sanna, Acoustic Studies for Sardinian Bells, Falt
Tutto il resto
(Electronics, noise, drone, field recordings, rock, world music and borders, etc.)
-Lawrence English & Lea Bertucci, Chthonic, American Dreams Records
-Radian, Distorted Rooms, Thrill Jockey
-Siavash Amini, Eidolon + The Sweat of Earth + Eremos, Room40 & American Dreams R.
-大雨-Ooame, Don’t you remember my data?, Cattywampus
-Meredith Bates – Tesseract, Phonometrograph
-Rrose, Please Touch, Eaux
-Donatello Pisanello, Mementi, Setola di Maiale
-Badiâa Bouhrizi, KahruMusiqa, Akuphone
-Erlend Apneseth Trio with Maja Ratkje, Collage, Hubro
-Shackleton & Waclaw Zimpel with Siddhartha Belmannu, In the Cell of Dreams, 7k!
-Eric La Casa, Barrières Mobiles, Swarming
-Arnold Dreyblatt, Resolve, Drag City
-Sigur Rós, Átta, Krùnk
-SWANS, The Beggar, Mute-Young God R.
-Lorenzo Labagnara, The incredibile trip of the whales, Setola di Maiale
-Barbara De Dominicis, Body Maps, Folderol
-Yungchen Lhamo, One Drop of Kindness, Real World R.
-Lonnie Holley, Oh me Oh my, Jagjaguwar
Essays/Books/Musicological writings
-Jeffrey Arlo Brown, The Life and Music of Gérard Grisey – Delirium and Form, Boydell&Brewer
-Jacopo Baboni Schilingi, La Firma – Dodici proposte per la creazione della musica nel XXI secolo, Mimesis E.
-Paul Steinbeck, Sound Experiments: The Music of the AACM, University of Chicago Press
-Francesco Giomi, Musica Imprevedibile, Arcana Ed.
-Katt Hernandez, The Ephemeral City: Songs for the Ghost Quarters, pubblicazione tesi di laurea, Lund University
-Gérard Pape, Iannis Xenakis and the Ethics of Absolute Originality, Uteurp
-Clifford Allen, Singularity Codex – Matthew Shipp on RogueArt, RogueArt
-Alice Mado Proverbio, Percezione e creazione musicale, Neuroscienze Zanichelli