Vincitrici del bando Life is Live organizzato dalla cooperativa Smart in collaborazione con la Fondazione Cariplo, METALLICUM è il nuovo progetto della flautista Laura Faoro e della chitarrista Silvia Cignoli. Si tratta di un’esperienza in cui le due musiciste si divideranno tra laboratorio e concerti, da una parte cercheranno ponti di comunicazione con il pubblico ponendo in essere delle attività sinestetiche alla musica attraverso dei workshops interattivi (introducendo i presenti ad un sound processing semplificato) e l’appropriazione degli spazi fisici dei luoghi in cui si svolgono le operazioni [4 locazioni specifiche dell’hinterland milanese (Milano, Vaprio d’Adda e Binasco), provviste di particolari opere d’arte, collezioni, gallerie interattive, mostre]; i concerti, invece, prevedono una connessione poco battuta nella musica contemporanea tra flauto e chitarra elettrica e perciò meritano già attenzione.
I 4 appuntamenti si svolgeranno nel mese di febbraio con questa cadenza:
4 febbraio 2024, Casa del Custode delle Acque, Vaprio d’Adda
10 febbraio 2024, ADI Design Museum, Milano
18 febbraio 2024, MUMAC – Museo della Macchina per caffè di Cimbali Group, Binasco
20 febbraio 2024, NoMus – Centro Studi e Ricerche sulla musica del ‘900 e contemporanea, Milano
Ciò che mi interessa sottolineare è che il progetto, oltre a prevedere i workshops e l’interazione, contempla nuova musica per flauto e chitarra elettrica, con concerti del duo basati su composizioni nuove o comunque molto recenti; inoltre tutto il materiale sarà registrato e costituirà oggetto di un CD prossimo per Stradivarius. L’intento di Faoro e Cignoli è quello di creare ibridi tra due strumenti e rivalutare un connubio che oggettivamente non ha mai avuto nella musica contemporanea la fortuna di avere degli esecutori stabili nel tempo; c’è un repertorio occulto, con scarsissime esecuzioni, frutto di estemporanei progetti di composizione per il binomio flauto-chitarra elettrica (un pò differente è invece la situazione del repertorio per flauto e chitarra classica). Ad ogni modo, Faoro e Cignoli cercheranno di presentare concetti attualissimi della relazione strumentale, con uso di trasformazioni elettroniche e aumentazioni.
I concerti prevedono l’esecuzione di un’inedita versione di Zone I di Maurizio Pisati, il Dogma #2 di Filippo Del Corno, Walks on Devil’s Talk di Luca Donati (che ha vinto la call for scores indetta per il progetto discografico), WAVE del compositore americano Baldwin Giang e Elegy of Suspended Energy della Cignoli.
Le musiciste sembrano dare molta importanza ai luoghi, alla processualità e alla cattura di un pubblico non esperto. Nel comunicato si legge che “…lo spazio museale diventa così una partitura in divenire, un parco creativo contenitore di eventi sonici, visivi o degustativi fonte di nuove “partiture” immaginifiche…”.
Chi legge Percorsi Musicali sa della stima che nutro per queste due musiciste, super brave nel loro campo d’azione. Da parte mia, era già qualche mese che casualmente stavo raccogliendo materiale utile per un’articolo su flauto e chitarra elettrica contemporanea. Chi guarda al futuro della musica è evidente che vive anche di coincidenze.