Recensione del libro di Sergio Armaroli, Bacchette Magiche-Conversazioni e divagazioni sulla percussione, l’arte, la vita con Andrea Centazzo, Manni Editori
“La musica deve essere espressione di qualcosa di più complesso e che va oltre il musicale, includendo una presa di coscienza strutturale, politica, da costruire all’interno di un pensiero più ampio.”
Come non essere d’accordo con il musicista e docente Sergio Armaroli, che si autodefinisce pittore, percussionista concreto, poeta frammentario e artista sonoro. Animato da una costante ricerca di una unità dell’esperienza all’interno di un percorso multidisciplinare, in questo volume il vibrafonista dialoga con il percussionista e artista multimediale Andrea Centazzo, italiano ma naturalizzato statunitense e residente negli Usa da