Nell’immaginario collettivo sono ancora poco conosciute le differenti sfaccettature del saxofono, pur essendo uno strumento decisamente noto. L’associazione all’ambito jazzistico è di sicuro la più comune, eppure il suo repertorio spazia tra diversi generi e la sua versatilità ha sempre acceso l’interesse da parte dei compositori. È però ancora ridotto il numero di brani solistici e di conseguenza di incisioni discografiche che vedano il saxofono come unico protagonista, senza l’appoggio di altri strumenti.
È anche da questa riflessione dunque che nasce Lisboa-Milano (2023) di Manuel Teles, giovane musicista portoghese che da tre anni vive e studia nel capoluogo meneghino.