La Musica del XXI Secolo a Mantova

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C’è molto fermento al conservatorio di Mantova, direi un’iniezione di fiducia che si rivolge alla musica contemporanea attraverso un lavoro organizzato tra nuovi insegnanti, enti e musicisti coinvolti, una circostanza che probabilmente in Italia pochissimi conservatori possono vantare nel difficile contesto storico della musica di ricerca. La rassegna di musica contemporanea che ha avuto un prologo il 20 febbraio scorso con il fisarmonicista Sampaolesi, dal 27 marzo prende pieno respiro nei suoi eventi: Musica Mantova XXI Secolo, con la collaborazione del gruppo di ricerca DALM del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona) e il sostegno delle Fondazioni Stauffer e  Fédération Wallonie-Bruxelles, proporrà alcune giornate di lavoro costruite ad hoc per offrire un prodotto plurimo per contenuti e destinatari, dal momento che racchiuderà seminari, masterclass, incontri-intervista e concerti.

I palinsesti prevedono la visita di 3 compositori apprezzatissimi nelle persone di Lisa Streich, Yan Maresz e Mauro Lanza, che daranno il loro contributo sotto forma didattica e seminariale; la visita degli ensemble SCM, Mdi, Suono Giallo e Fractales, esecutori di pezzi già conosciuti degli autori prima citati, di altri compositori coerentemente sistemati nei corsi (Steen-Andersen, Saariaho, Reich, Furrer, Terranova); la partecipazione dei giovani studenti del conservatorio chiamati alla prova compositiva. Sotto quest’ultimo punto di vista, si assisterà ad una sfilza di premiéres, nutrimento che proverrà da giovanissimi compositori di cui anche lo scrivente ha veramente poche cognizioni: quattro nuove opere arriveranno dagli studenti dei corsi superiori di composizione (Samuele Donegani, Alessandro Gioria, Gioele Onida e Floriana Provenzano) nella giornata del 9 aprile con il Mdi Ensemble; altre tre opere verranno da Alessandro Gallina, Pasquale Lauro e Francesco Tommaso Trevisan, anche loro studenti dei corsi superiori, nella giornata del 17 maggio nell’area di presenza di Lanza e dell’Ensemble Suono Giallo; il 5 giugno, l’Ensemble di Percussioni del Conservatorio di Mantova presenterà alcune nuove opere degli studenti Giuseppe Franza e Davide Pentassuglia; mentre l’11 settembre nuove composizioni arriveranno dai giovanissimi Marilena Licata, Gioele Onida, Davide Rizza e Massimiliano Seggio, che provengono dal bienno o dai corsi liberi.

Non è secondario far presente che dietro la rassegna c’è la regia di alcuni degli insegnanti attuali del conservatorio, che con molto acume ed equilibrio hanno costruito gli inviti e palinsesti: a Mantova, compositori come Maurizio Azzan, Zeno Baldi, Alessandro Ratoci e Giovanni Bertelli sono garanzie di novità, di coerenza e di approfondimento non vacuo per rappresentare il complesso mondo della contemporanea attuale. L’impostazione è quella di un development point, un’occasione per mettere in contatto compositori affermati e iniziati, far scattare le scintille dell’interesse e della creatività: a conferma di questo principio già il 27 marzo, per esempio, in occasione della masterclass di Lisa Streich, si avrà modo di ascoltare la prima esecuzione italiana di Cadenza di Streich, composizione per pianoforte solo che verrà eseguita da una studentessa delle classi di pianoforte del conservatorio.

Chi volesse entrare nei particolari del programma mantovano può leggere qui e qui il comunicato stampa.

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.