I giovani improvvisatori russi

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Vladimir Luchansky, foto bandcamp kind permission

Chi ha conoscenza della storia dell’improvvisazione libera in Russia si chiede se oggi è possibile trovare continuità nelle giovanissime generazioni di improvvisatori. E’ forse una domanda banale per un paese che ha sempre seguito una rotta serissima su questi argomenti, cominciando dal Ganelan Trio, il primo sussulto del free jazz russo negli anni settanta, basato su una visione neurotica e dadaista del genere afroamericano, che sembra oggi un lontano ricordo di un’età frizzante. La novità progressista è poi

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.