Festival Archipel 2024

0
294

Parte il 12 aprile il Festival Archipel 2024. Fondato nel 1992 a Ginevra, il festival è una delle principali manifestazioni in Europa che si distingue per il dettaglio particolare ed effervescente delle composizioni, esibizioni e programmi d’ascolto. Piuttosto sbilanciato sulla composizione e sulla ricerca elettroacustica, l’Archipel è un appuntamento sempre denso di eventi (dura quest’anno fino al 20 aprile con appuntamenti praticamente giornalieri), con concerti di musica strumentale e vocale, installazioni, giornate dedicate a percorsi d’ascolto e spazi di documentazione e incontro; c’è poi un salone d’ascolto dotato di un acousmonium che propone workshops di apprendimento ed effettua dei concerti elettroacustici.
La programmazione di quest’anno è particolarmente interessante perché al solito piena di particolarità: tra le nuove creazioni segnalarei il mega folk contemporaneo alla cornamusa di Brìghde Chaimbeul, il concerto acusmatico di Anne-Julie Rollet, le premiéres di Marta Forsberg, di un tris di compositori che si adopera per performances di flauto ed oggetti gonfiabili (Chambry, De Clerck, May), gli omaggi a Kaija Saariaho che vengono da nuove composizioni di Céline Hanni e Duo Imminent, il concerto di Marianne Schuppe per voce, liuto e un mini set di elettronica (l’e-pont) che serve per collegare testo e musica, un’altra prima di Sarah Davachi per viola e l’aulos telescopico (un flauto con doppio tubo pieghevole concepito e suonato da Lukas De Clerck), i concerti dell’Insub.polytopies che condensano l’attività di alcuni musicisti che hanno passato due anni in un campo nelle campagne di Ginevra per sperimentare la strumentazione en plein air nella direzione di un rapporto emotivo studiato sull’acqua, una nuova commissione portata al festival da d’incise, le sintesi nuove di Sarah Terral e Deeat Palace, un pezzo immacolato di Angélica Castellò per violino, piano ed elettronica per il duo Hellqvist/Amaral, nonché il glitch della fisarmonicista Emilie Skrijelj.

Qui trovi il programma dettagliato.

Articolo precedenteSonic balancing act: Camille Émaille
Articolo successivoEric Maestri: “Sound”
Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.