Su Steve Albini

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American musician and producer Steve Albini in the 'A' control room of his studio, Electrical Audio, Chicago, Illinois, June 24, 2005. (Photo by Paul Natkin/Getty Images)

La scomparsa di Steve Albini impone una riflessione sul ruolo che lo sfortunato musicista (deceduto per un infarto a 61 anni) ha avuto nel mondo del rock e dei suoi derivati temporali. L’entrata in scena di Albini avviene all’incirca nei primi anni degli ottanta quando negli Stati Uniti molti fanno fatica a distinguere tra ciò che costituisce innovazione da ciò che invece è semplicemente continuazione di idee musicali non nuove: da un lato stanno maturando a pieno un paio di nuove definizioni del rock, ossia il post-rock (un

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.