E’ risaputo che in termini qualitativi c’è una parte della composizione che non riceve adeguata attenzione. Mi riferisco alla lunga schiera di compositori che hanno modificato il normale raggio d’azione del comporre musica contemporanea tentando di imprimere un carattere partecipativo e sperimentale al proprio sistema compositivo: sono i rappresentanti della cosiddetta ‘tecnologia culturale’, dove la parola tecnologia non va interpretata come mezzo di ausilio del comporre ma comprende tutti quei sistemi di relazione utili per un’esplorazione con l’audience; in tutto il mondo sono proliferati i sound artists, gli