Lo psicologo Howard Gardner ci ha reso edotti sul fatto che l’intelligenza ha una consistenza complessa che non serve solo per risolvere problemi matematici o fare logica delle situazioni, ma anche per rendere giustizia all’arte, al corpo, agli spazi fisici e linguistici che ci circondano. In tal senso, un elemento importante per affermare questo ruolo sta nella comunicazione che riceviamo dagli eventi, nell’informazione che arriva da tutti i sensi (tattilità, suoni, resa visiva, persino olfatto): entrando in un posto della rappresentazione o più genericamente in un luogo predisposto per stimolare il livello informativo, siamo in grado di coordinare l’intelligenza della proposta con le nostre risorse emotive.
Una cosa simile dev’essere capitata a Rosario Di Rosa