Michelle Lou: Near Distant

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In una delle tante connessioni al tempo che caratterizzarono il temperamento filosofico e musicale di Morton Feldman ve n’è una che ha avuto modo di dimostrarsi profetica. Feldman si accorse che ogni categorizzazione del tempo può scomparire se si agisce musicalmente sul piano sensoriale; in particolare “…si comincia una composizione con un ‘salto come se si andasse in un altro luogo dove il tempo ‘muta’, per converso non si termina un’opera con un gesto paralinguistico di chiusura, ma si ‘abbandona’ semplicemente quel luogo…” (1).
Il collocarsi in un’altra dimensione

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.