Venezia – Biennale Musica 2024

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Per il consueto appuntamento con la Biennale Musica 2024 il tema scelto è quello della ‘musica assoluta’, intesa come musica scritta o programmata senza riferimenti interdisciplinari o visivi. Nei giorni che vanno dal 26 settembre all’11 ottobre prossimo, la regia del festival ha impostato un palinsesto di appuntamenti e anteprime musicali che coprono gli aspetti cognitivi ed estetici della musica contemporanea in uno scenario di pressante diversificazione dei contesti. Aderendo ad una definizione di ‘contemporaneo’ che non si limita alla musica scritta accademica, la direttrice Ronchetti vuole fornire un quadro più completo di quanto si può trovare in giro in seno ad attività musicali che richiedono riflessioni più complesse: è per questo che la selezione degli appuntamenti non può fare a meno di coinvolgere i repertori dell’elettronica e dell’informatica, l’improvvisazione libera e sperimentale e gli aspetti ontologici della performance.

Dei premi che saranno attribuiti a Saunders e all’Ensemble Moderne vi ho già parlato in passato con un comunicato stampa (leggi qui). Quello che è necessario segnalare in più è la suddivisione del palinsesto di ‘absolute music’ in 10 sezioni:
1) POLYPHONIES, ossia composizioni per orchestra e solisti con elettronica. Questa sub-partizione troverà compimento con pezzi di compositori assegnati all’Orchestra del Teatro della Fenice, alla WDR Sinfonieorchester, alla Frankfurter Opern-und Museumsorchester;
2) ASSOLO, ossia scoperta di estetiche soliste. Ci saranno interpreti eccellenti di pezzi di Benjamin, Unsuk Chin, Posadas, Zimmermann;
3) LISTENING/HEARING, ossia la parte installativa elaborata negli spazi delle sale d’Armi e Arsenale; produzioni di Baumgartner, Kourliandski, Kubisch, Barrett (Natasha), Bonnet, Hartman;
4) SOUND STRUCTURES, ossia musica indirizzata all’esplorazione fisica del suono. Pezzi di Grisey, Rihm, Odeh-Tamimi, Baldi, Streich e le opere della Biennale College;
5) ABSOLUTE JAZZ, ossia la ricerca di nuovi linguaggi jazzistici. Con Peter Evans, Georg Vogel, Tyshawn Sorey;
6) COUNTERPOINTS, ossia le nuove ‘filosofie’ del contrappunto. I pezzi ancora modernissimi di Galina Ustvolskaya, Kaija Saariaho, George Crumb, e poi di Clara Iannotta e Georg Friedrich Haas;
7) SOLO ELECTRONICS, ossia 3 concerti di elettronica sperimentale che si svolgeranno nel Padiglione 30 di Forte Marghera, con il pubblico in piedi e libero di muoversi tra tecnologie sofisticate. Si tratta della musica di Sam Barker, Tim Hecker, Pan Daijing, Richard Devine, Ash Fure;
8) PURE VOICES, ossia le decostruzioni della vocalità. 3 concerti di musica scritta da donne eccellenti in questo tipo di composizione saranno il viatico di questa sub-partizione: Lisa Streich, Santa Ratniece, Justė Janulytė;
9) MUSICA RESERVATA, ossia il dialogo sperimentale con la musica del ‘500. Con pezzi di Eva Reiter, Isabel Mundry e Golfam Khayam;
10) RICERCARE, ossia tutti gli incontri e tavole rotonde previsti per la discussione e il confronto sul tema. Con la partecipazione di Momi, Sciarrino, Ghisi, Pustijanac, Carlo Serra, la stessa direttrice Ronchetti e tantissimi altri.

Per un approfondimento completo degli appuntamenti e tematiche del festival leggi qui. Il programma dettagliato può essere scaricato invece qui.

Per quanto riguarda Percorsi Musicali, mi piace sottolineare la sintonia degli argomenti e degli artisti con la rivista: sfogliando il magazine con una ricerca nominativa può consentirvi di reperire tantissime notizie e riflessioni sui compositori e artisti prima citati. Ma la vera novità è che quest’anno sarò a Venezia per seguire alcuni dei principali appuntamenti del festival, con una rendiconto editoriale delle esibizioni selezionate che privilegerà le anteprime mondiali e italiane della manifestazione veneziana (soprattutto gli eventi che vanno dal 6 al 9 ottobre).

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.