Nell’area della cosiddetta musica contemporanea ci sono abbinamenti di strumenti spesso difficili da gestire o del tutto trascurati dagli esecutori per via della mancanza di una convenienza a tenerli in vita. Il ridimensionamento degli interessi sta soprattutto nell’incomprensione che tali connubi possono suscitare nel pubblico e negli addetti ai lavori. Prendi, per esempio, la composizione scritta per due chitarre classiche: se nel repertorio tonale non sembrano esserci problemi di sorta, in quello ‘contemporaneo’ non si riescono nemmeno a contare su una mano i musicisti che stabilmente hanno affrontato la divergenza del repertorio e tra essi è praticamente impossibile trovare musicisti completamente dediti all’accrescimento del patrimonio musicale non convenzionale; il duo di Estelle Lallement e di Filipe Marqués è uno di questi casi specifici, un duo che sin dalla sua costituzione (il 1998) sta cercando di ampliare il raggio d’azione del repertorio a due contemporaneo attraverso concerti, programmi,