Comporre con i modelli fisici: Nicoletta Andreuccetti

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foto Augusto Biagini

Ha ragione Michelangelo Lupone quando nella sua prefazione al libro Comporre con i modelli fisici di Nicoletta Andreuccetti, fa presente “la rarità di una didattica che si avvale delle conoscenze e delle risorse che la scienza mette a disposizione”. Solitamente, maestri e utenti sono tutti sbilanciati verso una storia dell’elettronica che mette al centro del suo interesse l’interesse acustico e le tecniche di sintesi classiche (additiva, sottrattiva, granulare, stocastica, etc.), tuttavia esiste un’area della composizione che da tempo è affascinata dai modelli fisici e dalle provvidenze che questi possono fornire al lavoro del compositore. Nel mostrare per iscritto il know-how raggiunto in tanti anni di esperienze, Andreuccetti delimita un argomento che ha sempre avuto un maggior risalto all’estero, con contributi essenziali e sparsi in diversificate fonti; ad ogni modo sia in Italia che all’estero, un testo ufficiale che si prodigasse in maniera ordinata tra strumenti e approcci della sintesi mediante modellazione fisica mancava proprio, perciò Andreuccetti colma certamente una lacuna editoriale.
Cos’è la Physically-Based Modeling di cui Andreuccetti parla nel suo libro? E’ in sostanza un approcco algoritmico applicato

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.