Sul concetto della ‘luminosità’ in musica c’è un’ampia letteratura. In verità spesso si è confusa la ricerca con l’espressione artistica poiché cercare di ‘dare luce’ ad una composizione può essere anche un percorso strettamente formale trovato nei parametri musicali; la ricerca di un’energia luminosa in senso sostanziale ha a che fare forse con la fisica e le dinamiche dei materiali sonori. Un plausibile sentiero di ricerca in tal senso è venuto dalla compositrice irlandese Ann Cleare (1983). La flautista Claire Chase l’ha definita come compositrice che “lavora nei settori della musica da concerto, dell’opera, degli ambienti sonici estesi e del design strumentale ibrido. Crea spazi sonori altamente psicologici e corporei che incoraggiano i suoi ascoltatori a sentire il mondo in modo diverso” (Chase, post facebook 5 dicembre