Le nuove generazioni compositive italiane: Jacopo Cenni

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foto Ilaria Proietti

Nella composizione musicale è spesso una necessità aprirsi al dialogo con la multidisciplinarietà, con le estetiche che provengono dalle altre arti, allo scopo di fare entrare in circolo approcci e pratiche in grado di esplorare a pieno qualsiasi rapporto tra discipline differenti: la musica si espande non solo con il ‘suono’ ma anche prendendo in considerazione la letteratura, le arti visive e performative, le coreografie, le provvidenze tecnologiche e qualsiasi altro campo del sapere. E’ una prerogativa che certamente interessa il compositore Jacopo Cenni (1995) che nel 2017 ha intrapreso i suoi studi accademici ponendo le basi della sua preparazione con una laurea al Conservatorio di Trento in musica elettronica e una serie di frequenze di corsi e

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Music writer, independent researcher and founder of the magazine 'Percorsi Musicali'. He studied music, he wrote hundreads of essays and reviews of cds and books (over 2000 articles) and his work is widely appreciated in Italy and abroad via quotations, texts' translations, biographies, liner notes for prestigious composers, musicians and labels. He provides a modern conception of musical listening, which meditates on history, on the aesthetic seductions of sounds, on interdisciplinary relationships with other arts and cognitive sciences. He is also a graduate in Economics.